Ritorna a “Mondi Musicali” Verdi e
Gyrowetz
Ripensando alle notizie
ottenute non si può fare a meno di pensare : la cantante Luisa Kapp Young,
avrà mai saputo che esisteva il VISCARDELLO ?
A questo proposito,
prendo nel cassetto della mia collezione uno spartito, certamente non comune :
VISCARDELLO
(From
Author’s private collection)
Del
Maestro G.Verdi
Fantasia per piano-forte
Composta da
Baldassarre Camucci
Ediz. Passerai Firenze
Quest'opera,
fa venire alla mente il teatro Unione a Viterbo, dove,.per superare la censura dello
Stato Pontificio , fu rappresentato il Rigoletto con il nome di Viscardello il
4 agosto del 1855 con la partecipazione del soprano Virginia Boccadabati.
La medesima
opera, con quello stesso titolo, inaugurò anche la stagione operistica
fiorentina nel 1854, nell'allora teatro Pagliano (dal nome dell'omonimo
baritono), rinominato poi Verdi nel 1901.
Anche la
città di Urbino, inaugurò il proprio teatro "Raffaello Sanzio",
nell'agosto 1853 con il "Viscardello" ed il "Trovatore".
A proposito
del Trovatore Verdiano, mostro una scansione di uno spartito Londinese
per canto e piano, certamente una versione ottocentesca dal sapore particolare:
IL TROVATORE
(From
Author’s private collection)
Sung by madame Viardot
With english words
Composed by Giuseppe Verdi
Ediz.
"In our green Valley"
Written and arranged by George
Linley
Spartito con
parole in lingua inglese, che dimostra la popolarità di quell'opera in
Inghilterra, raffigurante probabilmente
Carlo
Lamberti, 11 maggio 2008
Intanto che
siamo intenti a parlare del "cigno di Busseto", ispirati da una sua
interprete, quale
Pieno di
espressione imperiale , a giudicare a chi fu dedicato, ma così rappresentante
della libertà dei popoli oppressi, quale non poteva essere altro che il Nabucco
o Nabucodonosor.
La macchia
in alto, sul lato sinistro dello spartito, rappresenta veramente l'anzianità
dello stesso, stabilendone in modo inequivocabile, la più che centenaria età…
NABUCODONOSOR
(From Author’s private collection)
Dramma lirico in quattro atti di Temistocle Solera
Posto in musica ed umilmente dedicato
a S.A.A.I.
ADELAIDE D'AUSTRIA
IL XXXI MARZO MDCCCLXII
Da
GIUSEPPE VERDI
Riduz. Per canto e pf
EDIZ GIOVANNI RICORDI
Da Francesco Lucca
Sembra
strano, ma per un appassionato di musica e storia, un simile spartito
rappresenta molto, a partire dalla dedica, sotto una bicipite aquila ausburgica,
alla stampa da Giovanni Ricordi con il timbrino di Francesco Lucca al di sotto.
Sono
collegamenti e riferimenti storici di passaggi di proprietà editoriali e
riferimenti musicali di curiosa importanza.
Il posto di
Giuseppe Verdi, di incontestabile importanza nella storia del melodramma
italiano e mondiale, ha ispirato molti musicisti e compositori, i quali,
animati dalla speranza di essere ricordati nel tempo,legarono il proprio nome e
cognome alle fantasie e variazioni per vari strumenti sulle opere più famose
del grande genio di Busseto.
Andiamo a
sottoporre la visuale di uno spartito con dedica autografa del violinista
Giovacchino Giovacchini.
FANTASIA DI CONCERTO
(From Author’s private collection)
Per violino
Con accompagnamento di
Piano-forte e d'orchestra
Sopra vari motivi dell'opera
LUISA MULLER
Del maestro
G.VERDI
Composto da
GIOVACCHINO GIOVACCHINI
Op.17
Ediz. Francesco Lucca
Milano
Giovacchino
Giovacchini era nato a Firenze il 3 giugno 1825 e morto a Firenze il 8 gennaio
1906 e, come fanciullo prodigio, ebbe le lodi dei maestri Rossigni e Wagner
La sua
dedica, forse d'incoraggiamento, al suo allievo, il giovinetto Arturo Corsanego
Prima di
abbandonare, per un po'di tempo il "grande" Verdi, riferendoci al
sopraccitato spartito della Luisa Muller, ridotta per violino e pianoforte di Giovacchino
Giovacchini, convertiamo la “u” in “i” ed osserviamo lo spartito della Luisa
Miller nella versione per solo pianoforte a 4 mani di Emanuele Muzio.
Il mondo
verdiano, infinito nella sua irradiazione in tutto il mondo compositivo,
annovera in Muzio, quasi un parallelismo con il grande Chopin, la prerogativa
di aver avuto, o quasi, un unico allievo.
Così, come
il grande compositore polacco, annoverò in Carl Filtsch
(Muhlbach,
Transilvania 28 maggio 1830 – Venezia 11 maggio 1845 )
Il suo
allievo preferito, allo stesso modo fu considerato Emanuele
Muzio da
Giuseppe Verdi
LUISA MILLER
(From Author’s private collection)
Melodramma
tragico di Salvatore Cammarano
Posto in
musica dal maestro
GIUSEPPE VERDI
Riduzione
per pianoforte a 4 mani di
EMANUELE MUZIO
EDIZ.
GIOVANNI RICORDI MILANO
Quasi
sicuramente una prima edizione
EMANUELE MUZIO
Era nato a
Zibello, Parma 1825 e morto a Parigi nel 1890, dopo aver composto varie opere (
tra cui GIOVANNA LA PAZZA e LA SORRENTINA)e, in onore a Verdi, contribuì, nel
1875-
La parola trovatore ci fa pensare a qualcosa di girovago, di ricercatore, qualcosa che sa di errabondo,come un inquieto agitarsi per il mondo, forse per soddisfare la nostra curiosità nomade, a cui tutti siamo soggetti, portandoci alla scoperta di qualcosa di ignoto, sconosciuto e lontano …
Da questo nome, è scaturito, quale fonte di acqua fresca e limpidissima, un fiume di melodìe spontanee immesse in una musica travolgente, dando vita ad uno dei più grandi capolavori operistici di tutti i tempi: il Trovatore di Giuseppe Verdi.
Forse non tutti sono a conoscenza che nel lontano 1852, a Trieste, veniva rappresentata un’opera dal titolo omonimo, quasi un’antesignana in via anomala (solo per il nome), la cui musica era di un compositore fiorentino, Francesco Cortesi
Francesco Cortesi, (1826 – 1904) fu un compositore fiorentino, che ebbe una notorietà locale nell’ottocento
Del sucitato musicista, dalla mia collezione privata, ho ritrovato questa lettera autografa, di cui la riproduzione più sotto
(From Author’s private collection)
Dopo questa breve parentesi, val bene ricordare che sull’onda del successo che ebbe la musica del Trovatore verdiano, una miriade di musicisti ne fece versioni rielaborate in modo personale, facilitato, e per strumenti vari; io, fra questi, nella mia collezione, riporto quella di Edouard Dorn, con suggestiva immagine all’interno della copricoperta
Trattasia di una fantasia per pianoforte, op 39 n.3
(From Author’s private collection)
Inoltre, vorrei rammentare anche la versione per piano del Miserere, dal Trovatore di Emile Prudent
Émile Racine Gauthier Prudent
(Angoulême 3 Febbraio 1817 - 14 maggio 1863) è stato un compositore e pianista francese .
Ha trascritto circa 70 opere con grande successo in versioni, per lo più pianistiche.
(From Author’s private collection)
Per terminare questa piccola oasi di informazione, allego (autentica perla da collezione )
la versione con scritta a penna originale di proprietà della sig.ra Porzia Freccia, mamma del famoso direttore d’orchestra
Massimo Freccia
Massimo Freccia, nacque a Valdibure, frazione in provincia di Pistoia nel 1906 e morì a Firenze nel 2004.
Fu un famoso e valente direttore d'orchestra, che operò in tutto il mondo
(From Author’s private collection)
Carlo Lamberti, li 18 maggio 2008